Il Propoli è una sostanza piuttosto conosciuta nella medicina tradizionale grazie alle sue preziose proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche. Certo prenderlo in condizioni “normali” è l’ideale dato che si tratta di un integratore di origini naturali. Ma in gravidanza? Si può prendere? Scopriamolo insieme
Cosa sapere sul propoli prima di usarlo in gravidanza
Il propoli, che altro non è che una resina che le api raccolgono dai germogli e dalle cortecce delle piante, grazie alle sue straordinarie proprietà, viene spesso utilizzato con vari scopi. Dalla protezione dell’igiene orale, per proteggersi dal mal di gola fino a rinforzare il sistema immunitario.
Utilissimo per vari scopi, per le donne in gravidanza dobbiamo fare un discorso diverso
Il propoli in gravidanza
Questa sostanza di origine apistica, infatti, contiene diversi allergeni per cui è fondamentale prestare particolare attenzione. Dunque se una donna, incinta, è allergica anche solo a una delle sostanze contenute nel prodotto potrebbe incorrere a diversi problemi. Importante: si consiglia SEMPRE E COMUNQUE di consultare il medico prima di assumere qualsiasi integratore.
Le potenzialità del propoli per la salute durante la gravidanza
Eppure, ottenuta l’approvazione del medico, constatato che non siamo allergici a nessuna sostanza contenuta nel propoli, possiamo assumerlo per le sue diverse funzioni. In primis, come accennato, aumenta le difese immunitarie rappresentando un alleato più che prezioso per le donne incinta.
Inoltre ha un effetto antinfiammatorio. Se abbiamo mal di gola o qualche infezione della pelle, il propoli è la soluzione più che naturale e efficace
Quale scegliere?
Dunque siamo pronti ad assumere il propoli, ora dobbiamo solo scegliere quale. Esistono infatti diversi marchi in commercio.
Accertiamoci sempre, leggendo il foglietto illustrativo, che sia purissimo, di alta qualità, primo di coloranti, conservanti o additivi chimici. Inoltre, optiamo per un estratto liquido piuttosto che capsule o compresse.
Oltre a essere più naturale, viene più facilmente assorbito dall’organismo.